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Merone Dixit

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Forwarder: recapito autorizzato ante litteram

Mostro ai lettori la lettera spedita da Napoli per Genova il 18 dicembre 1861. Al recto , manoscritto in alto a sinistra, ″per Vapore Francese″ e a destra in alto ″Da Livorno/ via di mare″ mentre, a tampone al centro, la tassazione ″ 3 ″ corrispondente a 3 decimes ed in basso, in ovale verde,  ″G.L.Pangrati & C/Naples″. Al verso l’annullo rettangolare, in rosso, Genova/Arrivo e data 19 Dicembre 1861 . Non vi sono annulli di Napoli in partenza. Ecco quindi la domanda: come poté la lettera giungere a Genova ? La lettera fu postalizzata a Livorno dal ″ forwader″, cioè dall’intermediario postale in grado di interessarsi all’inoltro della corrispondenza per conto terzi. Un precursore, quindi,  sia dei recapiti autorizzati che delle ditte di esportazione-importazione.
Poiché  dal 1 ottobre 1861 la convenzione sardo-francese, già in vigore in tutte le regione italiane, venne estesa anche alle province meridionali e le lettere di primo porto, del peso fino a 10 grammi,  furono affrancate con 40 centesimi, mentre restò inalterata la tariffa di 30 centesimi per il primo porto delle lettere trasportate dai postali francesi per qualsiasi destinazione del regno d’Italia, l’intermediario forwarder per intascare i 10 centesimi della differenza preferì impostare la lettera a Livorno sui piroscafi francesi.

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